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Horror vacui, ovvero la pagina bianca

Cosa scrivere? Qualunque cosa purche sia tua e ti appartenga Per qualcuno il libro nel cassetto è un libro già scritto, giacente, impolverato, o è una bozza oppure trattasi solo di alcuni appunti; a volte invece è ancora appena un sogno, un’ idea che pensiamo che prima o poi realizzeremo. Molti però, forse ognuno di noi almeno una volta nella vita, hanno desiderato di affidare il proprio sentire ed il proprio vedere alle pagine di un libro, o di un articolo, o semplicemente di una lettera mai scritta. Tra il desiderare e il fare però spesso c’è dello spazio o del tempo che si frappone. Attendiamo che accada qualcosa per tirare il libro fuori dal cassetto:un incontro fortunato, maggior l tempo a disposizione, un momento di vita che ci spinga a farlo davvero. E l’ispirazione ? Che ruolo gioca ? E il coraggio di esporsi ? Come fare i conti con questo aspetto ? Certo io non mi considero una scrittrice, scrivere per me è una grande opportunità che ha ampliato le mie possibilità di comunicazione. Non sono quindi in grado di dare consigli professionali. Condivido però volentieri con voi alcune considerazioni che mi accompagnano evediamo se, alla fine, qualcuno deciderà di fare questo primo passo da scrittore. Mi piacerebbe “ispirare l’ispirazione” ! UNICITA’ Qualunque cosa deciderete di affidare alla vostra penna avrà un valore unico per il semplice fatto che viene da voi, dal vostro pensiero, dal vostro cuore, dalla vostra esperienza : è il vostro inimitabile contributo, non ci sono paragoni, non pesa né più né meno di qualunque altra cosa abbiano scritto altri e sarà diverso da qualunque altra cosa abbiano scritto altri. ISPIRAZIONE La mia personale relazione con l’ ispirazione è stata molto controversa nei suoi primi momenti, per essere poi guidata dal “qui e ora” . Sinteticamente: se non c’è non c’è ! La mia pagina resterà sempre bianca se mi ci seggo davanti ricercando l’ispirazione. Viceversa posso lasciarmi contagiare da qualunque cosa e tradurla in ispirazione. Lasciatevi quindi contagiare da tutto ciò che accade…funziona ! ALLENAMENTO Essere aperti all’ispirazione è anche frutto di allenamento. Trattasi di allenamento sensoriale, di lasciarsi toccare da tutto ciò che accade, ricercarlo anche, frugare nel giorno e nella notte, nell’espressione degli altri, nel battito variabile del cuore. Allenarsi significa vivere il quotidiano nei suoi aspetti gradevoli e sgradevoli,nelle sue occasioni, nelle conversazioni come quella di stamattina che sta ispirando l’articolo che scrivo, nei profumi, negli odori, nei sapori e nelle fantasie che possono viaggiare libere e costruire immensi mondi. Tutto ciò che accade dentro e fuori di noi può essere fonte di ispirazione: l’allenamento è cogliere ciò che già esiste e farlo proprio, convertirlo, trasformarlo, tradurlo. CONTRASTI Certo, una volta superato lo scoglio della penna che scorre sul foglio traducendo pensieri, emozioni, riflessioni, tesi e tutto ciò che desideriamo condividere e comunicare, esiste un forte rischio di lasciarlo li. Ricordo la prima volta che ho visto la copertina del mio primo (ed unico) libro : mi mancava il fiato. Combattuta tra la grandissima emozione ed orgoglio di avere tra le mani il prodotto di tanta fatica dei mesi precedenti, ed il terrore che nei giorni a seguire il mio pensiero sarebbe stato di dominio pubblico. Mille domande : cosa ne penserà chi legge ? la troverà un idea banale, stupida o interessante ? sarò criticata o apprezzata ? mi prendeva il panico ! Ma come in ogni cosa, non possiamo piacere a tutti : esserne consapevoli aiuta a vivere la critica come qualcosa di costruttivo, o come qualcosa che fa parte del gioco e basta, senza drammatizzare. COSA SCRIVO ? Risponderei : “Qualunque cosa, purchè sia tua, purchè ti appartenga, purchè tu la senta” . Nell’alternarsi del bianco e nero dei caratteri, i nostri messaggi più autentici hanno vigore e viaggiano tra le righe comunicando anche ciò che non viene detto; il lettore si appassiona, ti segue, dissente, approva, si confronta con te come se tu fossi li davanti a conversare con lui. Questo rende lo scritto vivo, evita sterili operazioni commerciali che funzionano a breve ma poi muoiono, ed apre nuove strada di vita e di confronto. Ricordiamoci che il nostro scritto sarà unico se e solo se è davvero nostro. IL SOGNO Facciamolo bene questo sogno, definiamolo. Facciamo un bel sogno accattivante, vivido, energetico. Una volta ho sentito chiedere ad una persona “Cosa fai nella vita ?” “Sogno”, ha risposto lui. “E poi?” gli hanno chiesto ? “Realizzo il sogno”. Non sono seguite altre domande… Bene, che i vostri sogni siano come gli obiettivi nel coaching :sfidanti, realizzabili, appassionanti, totalmente vostri, sentiti e desiderati. Quindi fatevi domande del tipo : Cosa desidero scrivere ? Libri, articoli, favole per bambini, commedie, sceneggiature, sonetti, testi per canzoni …cosa ? Che cosa desidero comunicare attraverso ciò che scrivo ? A chi voglio indirizzare i miei testi ? Quale è il motivo che mi spinge a scrivere ? Sperimentare una capacità ? Diventare famoso ?Comunicare ? Confrontarmi ?O cosa ? LA MIA ESPERIENZA Il giorno in cui ho detto “scrivo un libro”, non sapevo da che parte cominciare. Il tema era chiarissimo, ma per tutto il resto avevo solo domande e nessuna risposta. Non sapevo non sapevo come presentarmi ad un editore “Buongiorno, sono Fabrizia Ingenito” e poi ? Come avrei potuto convincerlo a pubblicare lo scritto di una sconosciuta alle primissime armi ? Avevo due punti di forza, i più potenti: credevo fortemente in ciò che volevo scrivere, e sognavo , costruivo tutti i dettagli del mio sogno giorno per giorno. Ho portato il mio tema come speaker in una delle conferenze annuali di ICF Italia e, non appena finito il mio intervento, sono stata fermata dall’ editore (si proprio l’editore che desideravo era li che mi aveva ascoltato!). “Se ha in mente di pubblicare qualcosa, la prego di contattarmi “. Non ci potevo credere ! Non scorderò mai quel momento, in un attimo il sogno era realtà! Da allora scrivo spesso, non sempre riscuoto lo stesso interesse, qualcosa per il lettore è più stimolante qualcosa meno. Quando poi ne ricevo un ritorno, quando qualcuno offre un commento nel bene e nel male, è una straordinaria esperienza: sei letta ! Non ho altro da offrirvi, ma questo è quello che ha portato avanti me e mi auguro che possa spingere qualcuno di voi a riaprire quel cassetto. Bene, siete pronti ora a prendere la penna ? Sarà un’esperienza straordinaria, ne sono sicura. E se vorrete raccontarmela…sono qui.

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