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Le 11 competenze del Coach

L’individuo che realizza se stesso, accetta di essere in modo consapevole ciò che, interiormente, egli realmente é.” (C. Rogers) Il coaching promuove e stimola la piena realizzazione delle potenzialità individuali e delle organizzazioni; è un processo di crescita mirata e di apprendimento, che proietta le persone dal loro presente al futuro desiderato, nel rispetto delle più diverse sfaccettature dell’essere, con un’attenzione alle scelte pragmatiche del fare. E il coach, accompagna le persone nel processo evolutivo del lorodivenire. Al coach è richiesta una particolare cura e attenzione per aiutare il cliente (coachee) a passare dalla definizione degli obiettivi all’azione, ma solo dopo aver stabilito con chiarezza e trasparenza il contratto di coaching e avere stretto un patto di reciproco impegno nel raggiungere i risultati stabiliti. L’efficacia del coach risiede nella capacità di stabilire un rapporto empatico e nella sua esperienza, che porta il cliente ad aprire porte socchiuse, a spalancare finestre, a scoprire panorami celati, a focalizzare l’attenzione sul “vero obiettivo”, quello che ha un senso per sé e per il quale è disposto a impegnarsi fino in fondo. Il coach si assume la piena responsabilità di governare il processo di coaching, mentre il coachee è responsabile dei risutati che consegue. La definizione degli obiettivi, in funzione dei cambiamenti che il cliente vuole apportare nella sua vita, è un momento delicato e strategico che mette in gioco le fondamentali** competenze del coach. Il protagonista del percorso di coaching è e resta sempre il cliente, anche nel definire in ogni sessione quali sono gli argomenti che vuole trattare. Il coach lo asseconda e lo segue nei suoi processi di esplorazione, riflessione e progettazione. Ogni sessione è un tassello che contribuisce ad avanzare, a mantenere efficace la tensione realizzativa del coachee verso i propri obiettivi, secondo i propri ritmi, spazi e tempi. Il coach ascolta, presta un’attenzione totale al cliente, in una dimensioneegoless, rispettando le percezioni del cliente, il suo stile di apprendimento, il suo modo di essere. Mostra totale fiducia nelle risorse del cliente, nella sua capacità di trovare le proprie risposte. Al contempo, accede anche alle proprie intuizioni, fa da specchio, rimanda al coachee immagini e spunti che stimolano la sua consapevolezza, offre feedback e li comunica in modo diretto e chiaro (chiedendo il permesso nel farlo), aiutandolo a definire i risultati allenabili attraverso domande. Le domande sono lo strumento principale del coach, sono il mezzo per favorire chiarezza, individuare nuove opportunità e trasformare le esperienze del cliente in apprendimenti, senza mai giudicarlo o indurlo a giustificarsi. Le cosiddette domande potenti, consentono di rompere schemi mentali limitanti, cambiare prospettive, compiere salti in avanti nella consapevolezza, evocando scoperta e stimolando l’impegno all’azione. Il cliente gradualmente scopre che può accedere a nuovi pensieri, convinzioni, percezioni, emozioni, che rafforzano la propria capacità di iniziativa e di ottenere ciò che è importante per sé, sviluppando abilità decisionali. Il coach è anche sfidante. Lavora su eventuali resistenze sempre con lo spirito si stimolarne la comprensione. Verifica lo stato di avanzamento del cliente e il suo impegno ad agire, promuovendone l’autodisciplina. Mette alla prova il coachee per aiutarlo ad allineare le sue scelte alle sue intenzioni profonde, per sondare la consistenza e coerenza delle azioni che vuole sviluppare, lo sfida per fargli valutare soluzioni alternative. Nella fase della progettazione e sperimentazione di nuove strategie e comportamenti, il piano d’azione è lo strumento che consente di ottenere i primi risultati. Questi, sono preziose occasioni per apprezzare i successi del cliente e la capacità di crescita futura. Il coachee ha la possibilità di verificare i benefici diretti e indiretti del suo nuovo agire, in quanto, grazie all’aiuto del coach, individua risultati specifici, realizzabili, misurabili e stabiliti in tempi precisi. Il coach mantiene la rotta che il cliente ha stabilito, ma è anche pronto a modificarla se questi scopre che desidera cambiare direzione. * Prefazione di G. Giuffredi, tratta da “Il Coaching universitario per competenze” – Ufficio studi della Fondazione Rui. ** L’International Coach Federation (www.coachfederation.org) ha definito 11competenze base del Coaching.

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