42,195 La resilienza come amica
Ho iniziato a correre quasi per caso una decina di anni fa.

Ho iniziato a correre quasi per caso una decina di anni fa.
Molti altri hanno iniziato così. Più o meno per caso.
Poi scatta un qualche cosa per cui inizi e diventa, a prescindere dai risvolti agonistici, una necessità, un bisogno fisiologico. Stai bene e vuoi continuare a vivere questa sensazione di benessere che, se manca l’avverti eccome.
Il mondo della corsa ha avuto nell’ultimo decennio uno sviluppo in termine di numero di partecipanti amatoriali, con incrementi a due cifre.
Ad ogni latitudine del nostro Paese, si sono moltiplicate gare e corse podistiche domenicali, generando un vero e proprio fenomeno.
Per non parlare dell’offerta che in ogni angolo d’Europa e del Mondo, consente sempre più di unire passione sportiva a voglia di scoprire città e luoghi di interesse culturale con tanto di Tour Operator specializzati.
Il mondo dei runners è variopinto e variegato in termini di motivazione iniziale, tabella di allenamenti e risultati. Dai “professionisti” agli amatori ognuno decide come meglio crede. Affidandosi alle proprie sensazioni, a coloro che sono più esperti o ad allenatori del corpo e della mente.
Ho conosciuto più di qualcuno che ha scelto di affidarsi ad un Coach per mettere a fuoco il proprio obiettivo, per lavorare al proprio interno per trovare risorse molto spesso insperate.
In qualche confronto avuto, dove ho potuto mettere in campo sia la mia esperienza nella corsa sia come Coach, è emerso che, certo è importante avere un obiettivo ben Specifico (sii preciso, minuzioso, spacca il capello) Misurabile (identifica il tuo strumento di misurazione) Ambizioso (alza l’asticella, sii sfidante con te stesso) Realizzabile (di quali risorse avrai bisogno e la consapevolezza della enorme differenza tra l’Azione e l’Intenzione) Tempificabile (come, dove, quando).
Ma non basta.
Ognuno ha una forte MOTIV-AZIONE personale, per cui sono svariate le sfumature che inducono a sperimentarsi nella gara regina, la maratona.
Mesi di allenamento, sia per la “tua” prima sia per le successive, se ci saranno. Motivazioni si diceva diverse per approccio alla gara o ricerca del tempo al cronometro migliore per te .
Periodi diversi dell’anno che vedono i runners impegnati a combattere i rigori del freddo invernale o le afose mattine delle nostre estati umide.
Ci si prepara con cura. Si focalizza di giorno in giorno il momento in cui si correrà per davvero.
E quel momento arriva puntuale.
Immersi nella propria concentrazione, attorniati da uomini e donne di tutte le età, con le loro gioie e con i loro timori. Pensieri che si rincorrono e che ricordano i tanti allenamenti e i tanti sacrifici sopportati con tenacia.
Si parte e allora noti come tutti entrino nella loro “bolla”. C’è chi ride e c’è chi si chiude in un isolato silenzio.
Arrivano i primi chilometri, che sono leggeri poi gli altri che via via e lo sai, saranno più pesanti. I runners hanno una componente innata che non hanno appreso da altri. Sanno che dovranno soffrire. Talvolta molto.
Un viaggio interminabile. Duro. Sfidante.
Lungo 42 km e 195 metri. Metro dopo metro. Chilometro dopo chilometro.
Ed ecco che entra in gioco LEI.
La Resilienza.
Il termine Resilienza definisce il grado di sopportazione di un metallo a prove di “tortura”. Segna il momento in cui il metallo, cede, si piega, si spezza.
I runners sanno che avranno durante il percorso un’amica. Sarà al loro fianco per ricordare ad ogni metro quanto forti debbano essere le proprie motivazioni. E lì ognuno a far di conto con le proprie.
Con una consapevolezza. Non si molla.
Al traguardo molti arrivano. Alcuni no.
Chi arriva ha nel volto i segni della gioia e della sofferenza abilmente miscelati tra loro.
Vale anche per me. Hai la consapevolezza che hai fatto del tuo meglio. Hai lottato contro le avversità, talvolta legate al meteo e altre volte legate a piccoli o grandi fastidi tendinei, muscolari.
Il corpo reclama il riposo. Ma si va avanti. Ecco la Resilienza.
In questo viaggio indimenticabile in termini di emozioni fortissime, una buona conoscenza delle tue risorse ti aiuta per arrivare al Traguardo.
Come nella Vita.
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