L’arte della triangolazione nel business e nel corporate coaching
Coach e aziende: ambiti, confini, rischi e responsabilità.

Il coaching, come attività per aiutare un altro individuo a svilupparsi e ad apprendere, ha le sue origini nel 1800. Negli anni ’40, le aziende iniziarono a stipulare contratti con consulenti individuali per migliorare le prestazioni dei singoli dipendenti, qualcosa di simile a ciò che oggi chiamiamo business coaching. A metà degli anni ’90, la professione di coaching includeva diverse specializzazioni come coaching esecutivo, life o personal coaching, coaching di carriera e coaching di leadership. Nel 1999, c’erano circa 2100 coach professionisti (ICF – International Coaching Federation), oggi si stima che il numero sia superiore a i47.000 coach professionisti in tutto il mondo, con un fatturato annuo cumulativo vicino a $ 2 miliardi (dati ICF). Secondo la letteratura attuale, esistono molteplici definizioni del termine “coaching”. Per ICF si intende collaborare con i clienti in un processo creativo che attiva la riflessione, ispirandoli a massimizzare il loro potenziale personale e professionale. La relazione di coaching tra un professionista ICF e uno/più cliente(i)/sponsor è stabilita tramite un accordo o un contratto che definisce le responsabilità e le aspettative di ciascuna delle parti
Cosa significa triangolazione?
Il concetto di contratto a tre o triangolare illustra la complessità degli accordi e delle partnership formali a tre. Nel coaching, le negoziazioni a tre vie si verificano tipicamente quando i coach accompagnano i clienti che appartengono a sistemi come famiglie, aziende, team e altre organizzazioni sociali e professionali. In questi casi, il committente che richiede il servizio e riconosce il compenso al coach, non è il diretto cliente. Quando si parla di contratto di coaching ci si riferisce a un accordo tra più soggetti, ad esempio: committente cliente (azienda), sponsor (responsabile diretto del cliente), coach, coachee (manager). La cosiddetta triangolazione del contratto richiede competenze specifiche da parte del coach, che deve rendere esplicite ed evidenti le attese delle parti e dare comunque la priorità alle esigenze del cliente finale.
Quanto è importante l’accordo di triangolazione?
Sherman (2004) mette in evidenza l’importanza del contesto e delle relazioni tra tutte le parti nel contratto di coaching. Sottolinea in particolare la triangolazione delle relazioni, le tensioni che sorgono e la necessità di definire ruoli e responsabilità per ciascun partecipante nelle norme tripartite coach/coachee/cliente che si verificano nella maggior parte del coaching esterno. Questa triangolazione tra coach, coachee e cliente è potenzialmente una base per un ottimo coaching e, potenzialmente, risultati sorprendenti.
Oltre al campo del coaching, altri professionisti come esperti della comunicazione efficace, delle risorse umane e delle relazioni come manager, consulenti, formatori hanno la necessità di porre un’alta attenzione al concetto di contratto triangolare, poiché educa i clienti e gli sponsor, modella relazioni efficaci e definisce le responsabilità nella cornice del contratto stesso, per essere al servizio del cliente e portare il risultato atteso, possibilmente nella stessa direzione. Non basta, anzi, a volte è fuorviante che il coach abbia avuto una pregressa esperienza aziendale come Responsabile o HR. Il rischio di entrare nel merito e nei contenuti è dietro l’angolo, mentre il coach in questo processo deve mantenere la sua massima neutralità.
Come orientarsi nella complessità dei contratti a tre vie?
Uno dei modi migliori per esplorare le complessità e le questioni specifiche in accordi triangolari è quello di impegnarsi in sessioni di supervisione individuali o collettive. Questi ambienti pratici di apprendimento per i professionisti del coaching offrono eccellenti opportunità per lavorare sulla complessità di tali situazioni professionali a tre o più vie e aiutano a chiarire le numerose questioni etiche che possono sorgere. Nella formazione di business coaching, ci sono solitamente spazi dedicati alla sperimentazione di triangolazione e di accordi in differenti casi di studio come i passaggi generazionali, le transizioni di carriera interne etc..
Cosa tener conto nella triangolazione?
Nella professione di coaching, il concetto di contratto triangolare richiede di considerare le possibili interazioni strategiche tra un coach e molti altri attori significativi all’interno delle organizzazioni o dei sistemi clienti. La padronanza delle competenze specifiche e delle dinamiche interpersonali consente di gestire le interazioni all’interno di queste situazioni complesse che includono più di due persone o gruppi che si interfacciano e spesso implicano un alto livello di energia personale o collettiva. La gestione del contratto triangolare richiede di saper lavorare con più agende, diverse priorità, obiettivi valoriali, obiettivi strategici e aspettative personali.
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Per saperne di più sugli ambiti specifici di applicazione, i relativi metodi, gli strumenti e i case-histories specifici: Corporate e Business Coaching di LifeCoachItaly (Si rilasciano 14 CCE-Core Competencies 4 RD-Resource Development validi per il rinnovo delle credenziali ICF).
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