Il pranzo di Natale e la neutralità empatica

Come allenare una competenza valida per ogni occasione Come sarà il vostro Natale? Rispecchierà la serena e sorridente immagine della gioia familiare di tutta la famiglia riunita, parenti inclusi, intorno a una tavola bandita a festa? Intendo quell’immagine di famiglia che gli schermi Tv rimandano martellanti in questi giorni. E’ un modello indubbiamente attraente, che a volte tuttavia genera una punta di frustrazione. Quanto è realistico? Può accadere che tra un regalo e l’altro da scartare, possano emergere situazioni passate irrisolte, dinamiche familiari potenzialmente conflittuali, quei piccoli, grandi rancori rimasti tra le righe del non detto che generano tensioni e malessere. Che fare in questi casi? Come affrontare una frase pungente, una critica inattesa, una disapprovazione non espressa? Teniamo presenti due verbi: reagire o agire? Possiamo passare il tempo a interpretare il non detto, a tornare con la mente e il cuore a eventuali ferite passate, ad accogliere tutto sul piano personale, permeabili a ogni parola, pronti a reagire e a gettare benzina su quei fuochi di paglia. Oppure possiamo decidere di agire per goderci ogni momento, per vivere pienamente il senso e il significato che vogliamo dare al Natale. Siamo liberi di sospendere noi stessi i giudizi, renderci impermeabili a parole, gesti, atteggiamenti che potrebbero ferirci. Siamo liberi di sorridere davanti a una critica, di pensare che è solo un’opinione e che siamo tutti liberi di vedere il mondo con occhi diversi. Si tratta di allenare la neutralità empatica, una risorsa che permette di essere coinvolti emotivamente in una relazione senza esserne travolti, mantenendo una centralità e un equilibrio interiore. Significa amare, ma non dipendere, accogliere e rispettare sé e gli altri, consapevoli dei reciproci confini. Auguri di Buon Natale, al meglio delle vostre attese! Giovanna Giuffredi La pace non è un sogno: può diventare realtà; ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare. (Nelson Mandela)
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