Il Coaching per gestire il cambiamento nel wellness business

Dall’idea del cambiamento alla realizzazione professionale: un caso di successo Paolo, un allenatore sportivo e un preparatore atletico di successo, un trainer capace e attento, laureato in Scienze Motorie, si è rivolto al coaching quando ha deciso di gestire il cambiamento nella sua professione. Quando ci incontrammo meno di due anni fa, allora titolare di una palestra avviata nel centro città, egli mi pose queste domande: – come posso ottenere i risultati che desidero vedere nella mia vita professionale? – con quali strategie posso affrontare il cambiamento? La sua intenzione era quella di cedere il suo business per dedicarsi a tempo pieno all’attività di formatore, trainer, allenatore e preparatore atletico. Il suo intento era quello di ‘espandere i suoi confini’, di creare nuove collaborazioni e di attivare nuove sinergie, più in sintonia con i suoi talenti, in armonia con una qualità di vita migliore. Abbiamo fatto una analisi pre-coaching e abbiamo esplorato insieme gli elementi che costituivano la situazione dalla quale partire. Il passo successivo è stato per Paolo quello di chiarire e di delineare nel dettaglio cosa desiderava che accadesse nella sua vita professionale, per poter attingere alle sue risorse e colmare la distanza che lo separava dal raggiungimento dei suoi obiettivi di business, con strategie e azioni concrete. Nel coaching plan è stato fondamentale l’utilizzo di uno approccio utile per comprendere come gestire il cambiamento. Si tratta del modello dei 5 livelli neurologici di Robert Dilts, l’idea che i processi e i fenomeni all’interno di un individuo (o di un gruppo) avvengano seguendo una gerarchia naturale di livelli che si influenzano tra di loro: – l’ambiente – i comportamenti – le abilità e le competenze – le convinzioni e i valori – l’identità – l’autorealizzazione, la vision Per generare i cambiamenti voluti, nelle sessioni di coaching Paolo ha esplorato le relazioni esistenti tra questi livelli, per procedere a generare le azioni più appropriate, rispondendo a domande quali: – Che cosa ti motiverà una volta raggiunto il tuo risultato? – Quali sono i tuoi valori e le convinzioni che muovono le tue azioni? – Come vorresti vederti? Come vorresti che ti vedessero gli altri? – Per chi o per che cosa stai impegnando te stesso? Attraverso la ricerca delle sue risposte ha lavorato sulle sue convinzioni, sulla sua identità, sulla sua vision. Da questa angolazione la vista è più ampia, la leva è più forte. E’ entrato in contatto con quella parte di sè che decide di mobilitare le forze e agire: il subconscio. Le migliori strategie per generare cambiamenti lavorano sulla congruenza: ogni livello deve consentire di accedere a quello successivo senza distonie, senza ostacoli, con naturalezza. Dopo aver costruito un piano d’azione coerente, con obiettivi misurabili, tempificati e raggiungibili, Paolo ha attivato un processo di crescita professionale che lo ha reso la persona che desiderava diventare. Ha individuato e messo a fuoco i suoi talenti e le sue competenze, sia personali che professionali, ha valorizzato e rafforzato le sue competenze linguistiche per creare un network internazionale. E’ diventato provider in Italia per una delle società di certificazione del fitness più riconosciute al mondo, ha realizzato e presentato il suo corso e il suo brand nelle più importanti manifestazioni nazionali del fitness ed è andato in Canada per portare in Italia un corso inedito nell’ambito di una rinomata scuola di formazione di fitness con la quale collabora. Il coaching è stato per Paolo come un trampolino per un tuffatore. La spinta propulsiva attivata dal coaching lo ha portato in contatto con sé stesso e gli ha consentito di entrare pienamente nella sua vita per far crescere la sua professione con coraggio.
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