Uniti nella diversità: la forza della Non-Violenza

La potenza sempre attuale e pacificante delle parole di Gandhi “Tutta la mia filosofia, non potete definirla Gandhismo. Non si dica che qualcuno è un seguace di Gandhi. E’ sufficiente che sia io il mio seguace e sono un inadeguato seguace del mio io, perché tutto quello ho fatto è stato di mettermi alla prova su quanto ho potuto fare. E a volte ho sbagliato e ho imparato dai miei errori. Il mio sforzo è evitare nuove sette, se Gandhismo è un altro nome per il settarismo, è una parola che merita di essere distrutta. Io ho orrore degli “ism”, soprattutto quando sono attaccati al proprio nome.“ Sono parole tratte da una vecchia edizione di un libro di M.K. Gandhi, trovato sul banco di un rigattiere in India, che non ho potuto fare a meno di acquistare (My Philosophy of Life, Pearl Publications, Bombay, 1961). In un mondo in cui si celebrano i personalismi, colpiscono le sue parole per la forza della distanza dal protagonismo, dalla pretesa di offrire ricette al mondo. Gandhi racconta le sue verità, senza pretendere che il mondo le segua. “La mia religione è basata sulla Verità e la Non-violenza. La verità è il mio Dio, la non violenza è il mezzo per realizzarla. In essa c’è un’unica forza, l’unità nella diversità. Io non sono che una povera anima che lotta con il desiderio di essere completamente buona, sincera e non violenta, attraverso, parole ed azioni. Ammetto che è una salita dolorosa, ma il dolore di essa è un piacere positivo per me. Non pretendo di avere una setta dopo di me. Non pretendo di originare qualsiasi nuovo principio o dottrina. Ho semplicemente cercato a modo mio di applicare le verità eterne alla vita e ai problemi di tutti i giorni. Noi siamo solo compagni di viaggio, studenti, pellegrini, esploratori, lavoratori, ma non seguaci. Le mie opinioni non sono definitive, io le posso cambiare domani. Io non ho niente di nuovo da insegnare al mondo. Verità e Non-violenza sono principi sempre esistiti e tutta la mia filosofia è contaminata da questi principi.” Principi tanto potenti, semplici, alla portata di chiunque, e tanto rari nella loro applicazione: sentirsi uniti nella diversità, celebrare la Verità, vivere con autenticità, trasparenza, esprimersi con sincerità, rinunciare alla violenza. Cosa ci impedisce di applicare questi saggi principi? Quanto diamo spazio ai pregiudizi, al timore dei giudizi, alla paura di essere traditi, all’ostilità, alla sfiducia nel prossimo? E che accadrebbe se invertissimo questa spirale viziosa? Immaginate un mondo in cui non ci siano più “gli uomini forti”, dove regni il principio della Verità, della Non-Violenza e dell’accoglienza dell’unicità delle persone. Si diffonderebbe un clima di fiducia (niente di più contagioso), di apertura, la gente non avrebbe paura ad esprimersi, al posto del timore dei giudizi, vivrebbero il piacere dell’ accoglienza, ci sarebbe un fluire di nuove idee, spinte creative, pace. Ogni tanto è bello sognare ed è bello sfidarsi sui terreni nei quali possiamo avere influenza. Ognuno sa quali, se vuole.
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