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Racconto di unesperienza di coaching in barca a vela

“All’orizzonte di quell’ oceano ci sarebbe stata sempre un’ altra isola, per ripararsi durante un tifone o per riposare ed amare. Quell’ orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì, un invito ad andare”. Hugo Pratt Una viva sensazione di fiducia nel divenire hanno lasciato dentro ciascuno di noi le parole di Hugo Pratt con le quali si è concluso a “Gonfie vele” , un percorso di coaching in barca a vela nelle cinque terre al quale ho avuto il piacere di partecipare in un caldo weekend di giugno. Quando ho letto di questo progetto sono stata subito colpita dalla formula mare – natura – coaching – gruppo. Ora posso dire che sono rimasta intimamente sorpresa da questa esperienza: ho avuto un ritorno in luce dentro di me e il consolidamento di un percorso che avevo cominciato ma al quale ancora non attribuivo i giusti confini pratici. La nostra avventura è cominciata conoscendo la guida ambientale che con il suo fare sicuro ed entusiasta ci ha caricato con spesa e borsoni nella sua incredibile land rover per condurci al porto di Sarzana. Lì, pronto sulla barca a vela c’era lo skipper di grande esperienza che ci ha regalato una gioiosa simpatia e un profondo senso di responsabilità rispetto alla gestione di una barca. Siamo poi salpati ed è cominciata la nostra avventura interiore accompagnati dalla coach che ci ha condotto in questa esperienza con una serenità invitante all’ascolto e all’approfondimento. Sullo sfondo di paesaggi incantevoli che riempiono lo sguardo e ritemprano lo spirito, abbiamo cominciato a conoscerci tra compagni di viaggio in un connubio perfetto di momenti di riflessione, interiorizzazione, condivisione vissuti nell’alternanza della vita di mare, della collaborazione necessaria all’interno di una barca a vela e di esperienze di trekking che ci hanno portato allo sperimentare la fatica e a sfidare le nostre potenzialità . La cosa meravigliosa è stato scoprire come, quasi per un effetto naturale, siamo tutti arrivati, chi con più irruenza, chi con più timidezza, a voler condividere la nostra esperienza interiore . Le sensazioni sono state sicuramente forti, hanno risvegliato una volontà interiore nella ricerca e individuazione di quello che realmente è il nostro obiettivo, riflettendo su tutto ciò che circonda le nostre scelte. Nel nostro percorso abbiamo usato la fantasia e la simbologia del mare. Ricordo quando abbiamo scritto le nostre convinzioni potenzianti su velette di carta che abbiamo poi appeso in un angolo a scelta della barca e il momento finale, liberatorio, in cui abbiamo gettato a mare un sasso che rappresenta ciò che ci frena nel raggiungimento del nostro obiettivo: le nostre “zavorre”. Credo davvero che sia un’esperienza profonda divertente rigenerante che mette in comunicazione l’interiorità con la natura e con la felicità della condivisione. Sicuramente è un primo assaggio di questo approccio alla vita, ma sicuramente ha lasciato un segno ed un’idea concreta per porsi in modo nuovo , ora mi sento ricca di uno strumento in più per raggiungere ciò che desidero nella vita.

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