L’arte di decidere (terza parte)

Nel corso della Conferenza nazionale ICF “DECIDERE IL FUTURO. Il coaching per ispirare, scegliere, costruire” sono stati presentati anche i risultati del sondaggio sulla delicata arte di prendere le decisioni in ambito scolastico. Dall’indagine rivolta agli studenti di età compresa tra 15 e 25 anni è emerso quanto sia critico, in questo particolare periodo di incertezza, scegliere cosa fare (67%) piuttosto che mettere in atto la decisione (25%). La maggior parte degli intervistati per lo più universitari considera utile la riflessione personale (65%) e circa il 46% ha pensato ad un aiuto professionale per individuare il percorso di studio o il successivo inserimento nel mondo del lavoro. In particolare il 61% ritiene importante l’Orientamento Universitario (61%) ed il 22% il Career Coach. I bisogni più sentiti nella presa di decisione sono avere un quadro completo della situazione (65%) e tempo per riflettere (33%). Il 68% dichiara di impiegare un tempo adeguato per prendere decisioni. A impedire loro di decidere invece contribuisce la paura di prendere una decisione sbagliata (62%) e, a pari merito (28%), il timore di non riuscire a mantenere l’impegno preso e il dover rinunciare a qualcosa. A guidare le decisioni sono per lo più gli obiettivi personali e l’emozione maggiormente riscontrata è l’energia. Anche tra gli studenti risulta rilevante nella presa di decisione il senso di responsabilità (70%) e la consapevolezza di un’opportunità da cogliere (56%). Resta, infine, una sensazione di incertezza sulla decisione presa (34%) sulla quale un Coach potrebbe validamente intervenire. Emerge, quindi, per i giovani come sia importante pensare al proprio futuro professionale e di quali siano le mosse giuste per decidere – almeno entro certi limiti – che piega debba prendere il proprio percorso anche con un valido aiuto esterno. Segno che la cultura del Coaching si sta positivamente diffondendo.
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