L’erba del vicino

Il proverbio popolare ci dice che l’erba del vicino è sempre più verde e tra le righe si potrebbe intuire un invito a darsi da fare per migliorare l’aspetto del proprio giardino. Ognuno di noi, osservando gli altri, può imparare, acquisire stimoli, strumenti per procedere meglio nel proprio lavoro, nella gestione delle relazioni e degli affetti, in ogni ambito della propria vita. Ciascuno di noi può modellare ed essere modello per sviluppare comportamenti sempre più adeguati e funzionali. Ma nella realtà, ci sono variabili che disturbano questo processo evolutivo. L’invidia e l’insicurezza sono, ad esempio, sentimenti che trasformano una sana emulazione in atteggiamenti distruttivi. Non solo non si impara dagli altri, ma si cerca di incrinare il loro successo. Basta osservare quanto accade tra i nostri politici, tra gli schieramenti di partito, tra le correnti interne, ma anche tra tifoserie sportive. Quello che un tempo si definiva l’onore delle armi, è un concetto per pochi. L’avversario è temuto e se vince, si tende a squalificarlo sprecando energie per poterlo dimostrare. Si perde così il focus sulle proprie capacità, sulla ridefinizione degli obiettivi, delle strategie e delle azioni più funzionali che si potrebbero mettere in gioco per ottenere risultati migliori in futuro. Tanto più si è focalizzati sul proprio piccolo orticello, tanto più alti sono i rischi di fallimento. Un orto biologico se è in mezzo a campi irrorati da prodotti chimici, non sopravviverà. Ma se si cerca di persuadere i vicini di campo sui benefici di una sana coltivazione e ci si rende disponibili a lavorare insieme per realizzarla, forse ne beneficeranno non solo i proprietari dei terreni, ma anche l’intera collettività.
I commenti sono chiusi.