Larte di decidere (prima parte)

Durante laConferenza nazionale ICFche si è tenuta a Milano l’8 ed il 9 di marzo dal titolo “DECIDERE IL FUTURO. Il coaching per ispirare, scegliere, costruire” sono stati presentati i risultati del sondaggio sulla delicata arte di prendere le decisioni in ambito professionale. La partecipazione ha sbaragliato le aspettative con un campione di circa 500 risposte. Al Team di ricerca hanno preso parte oltre aGiovanna Giuffredinel ruolo diTeam LeadereBarbara Bertolucciin quello diCoordinatrice, i colleghi Coach Silvio Bartolomei, Barbara Fossi, Graziella Marceddu, Anna Maria Mariani, Ippazio Paiano, Paolo Palazzo, Adriano Pettenon e Monica Vitamore. Si è riscontrato che in questi anni difficili siamo chiamati quotidianamente a prendere decisioni dalle quali dipenderanno il nostro futuro e quello del contesto lavorativo nel quale siamo inseriti. Quali sono gli elementi che più di tutti guidano le nostre scelte? Opportunità da cogliere (63%) e il senso di responsabilità (51%) sono i due fattori che favoriscono le decisioni, e nello scegliere il 51% dei professionisti è guidato dalla visione, il 48% dai valori personali, il 34% dalla mission della propria organizzazione e dall’intuito. A impedire di decidere invece contribuisce in ugual misura (27%) la paura di prendere una decisione sbagliata, il timore di non riuscire a mantenere l’impegno assunto e il dover rinunciare a un’alternativa. Per gli intervistati, gli elementi più critici della decisione sono proprio quelli di individuare le opportunità (52%), riuscire a comprendere il contesto (42%), assumersi i rischi (37%), valutare l’impatto delle scelte (34%), vincere le resistenze al cambiamento (25%). Nel momento in cui si decide affiora che l’emozione più forte è l’“Energia” (74%) e anche un piacevole “Senso di liberazione” (40%). Dal sondaggio è emerso quanto sia importante affidarsi a un Coach per una migliore presa di decisione (14%). In particolare il profilo di chi si avvale di un Coach è più facilmente rappresentato da una donna (56%), nella fascia di età 36-45 (50%), impiegato/quadro (42%) in aziende di grandi dimensioni (34%) del settore servizi alle imprese (27%). Ha una preferenza per il Coaching individuale in luogo del Team Coaching. Considera utile il supporto di un coach per avere una maggiore chiarezza dell’obiettivo e del contesto (65%), per definire un piano d’azione concreto (50%) e un ampliamento delle possibilità (47%). Affiora, quindi, come noi Coach possiamo essere di supporto nel ritrovare l’energia ed ampliare la visione del contesto.
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