Happy Birthday Coaching Time!

Solo un anno fa era un sogno fondare in Italia il primo giornale online di Coaching…e poiché come diceva il buon Walt Disney, basta sognarlo per farlo, sulla spinta dell’entusiasmo e della passione per la nostra professione, questo mese Coaching Time festeggia un anno di attività. Con la stretta collaborazione di preziosi amici e colleghi che fanno ancora parte della Redazione e del Comitato Scientifico, il nostro sogno ha preso vita e si è arricchito della presenza di John Whitmore, che ci affianca fin dai primi passi e che ci onora del suo contributo. Dal maggio 2010 Coaching time ha pubblicato oltre 250 pezzi, tra articoli, interviste, testimonianze, video, informazioni, garantendo una media di almeno due uscite a settimana. Per spegnere la prima candelina di Coaching Time, ringraziamo prima di tutto gli oltre 34.000 visitatori (circa 2.833 visite al mese) che hanno consultato 116.320 volte le nostre pagine. Il loro interesse costante ha premiato l’impegno della Redazione e della fitta rete dei nostri collaboratori, che ringrazio di cuore per l’entusiasmo che continuano a mostrare e per la partecipazione attiva al buon esito del nostro giornale. Un grazie speciale al nostro infaticabile e puntuale Capo Redattore. Ripercorrendo questi mesi, ho la sensazione di aver vissuto un’avventura sfidante ma fluida, un percorso ricco di soddisfazione e divertimento, con uno staff sorridente, in un clima ricco di idee e creatività. Deepak Chopra sostiene che quando siamo sulla strada giusta, le cose accadono con naturalezza. È una sensazione familiare. E Robert Dilts, che di recente ci ha rilasciato un’intervista, ritiene che i valori siano i punti esclamativi che danno contenuto e significato alle azioni. La condivisione di una forte vision e della nostra mission sono certamente collanti che motivano il nostro team, ma credo che sia proprio la passione e l’interesse a diffondere la cultura del Coaching a rendere il nostro lavoro vitale e, oserei dire, facile. Aiutare le persone a diventare ciò che sono, nel pieno rispetto delle loro caratteristiche e potenzialità, è come vedere sbocciare un fiore. Niente di più naturale.
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