Coaching & Mindfulness: una testimonianza

La gratificazione che un coachee prova ogni volta, alla fine di un percorso di lavoro fatto con il proprio coach, è qualcosa che spesso apre ad una sorta di piacevole incredulità. Ed è proprio sulla scia di tale stupore e di quegli effetti a catena che si susseguono nelle loro vite, che cambiano i loro volti, le loro posture, la luce negli occhi, il loro approccio alla vita, il nuovo senso d’ identità, i desideri, le motivazioni più profonde, ecc. Elementi questi che confermano un buon percorso di coaching e che amplificano in me la costante ricerca verso quegli strumenti che possono contribuire ed arricchire un processo generativo e trasformativo nelle persone. Mi avvicino così, nutrita di uno spirito curioso alla “mindfulness”* e scopro non solo gli straordinari effetti benefici sul piano fisico, mentale e spirituale, ma anche i notevoli punti di connessione che questa antica e millenaria pratica meditativa ha con il Coaching. La mindfulness è semplicemente una “modalità dell’essere”, che consiste nel prestare un attenzione consapevole in modo intenzionale e non giudicante all’ esperienza presente. È imparare a vivere il presente, il “qui ed ora” accogliendo in modo gentile tutto ciò che si presenta nella nostra esperienza, qualunque essa sia. La mindfulness permette di accedere a quel potenziale generativo di risorse e nuove possibilità che sono in ognuno di noi e proprio per questo si incontra con la filosofia del coaching. La mindifulnesss permette di raggiungere la consapevolezza di noi stessi e diventa una modalità dell’essere che si può vivere in ogni istante della propria vita, semplicemente imparando a prestare attenzione a quello che stiamo vivendo. Prestare quindi attenzione, in ogni momento, a noi e a ciò che accade intorno a noi: di proposito, nel presente e senza giudicare. Tale atteggiamento facilita, in ultima analisi, ad acquisire una capacità di gestione dei nostri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche, riconoscendole semplicemente per quello che sono. La cosa straordinaria è che per raggiungere uno stato di mindfulness non bisogna fare altro che “respirare” in modo naturale, cercando di portare un attenzione consapevole solo al proprio respiro e al momento presente. Il semplice connettersi con il nostro respiro ci fa incontrare le nostre sensazioni più profonde, emozioni e pensieri. La midnfulness può essere un prezioso strumento di sviluppo personale per un coach. Praticare la mindfulness con costanza e regolarità, significa per un coach lo sviluppo di una maggiore capacità nell’ ascolto attivo e un notevole miglioramento nel saper mantenere la concentrazione più a lungo. Significa raggiungere un miglior equilibrio emotivo, avendo facile accesso alle proprie risorse personali, riuscendo a mantenere una lucidità e una maggior chiarezza rispetto al contesto. Significa riuscire a sviluppare una mente non giudicante, che permette di incontrare la realtà del coachee così come è, senza etichette, ed è quanto di più prezioso può aspirare un coach. La curiosità, la fiducia, l’accoglienza, l’apertura a nuove prospettive, l’assenza di giudizio che sviluppiamo attraverso la meditazione sono tutti punti in comune con la natura del coaching. E praticando la mindfulness è come se questi aspetti si amplificano e si potenziano a loro volta permettendo al coach di raggiungere la sua massima potenzialità d’espressione. Personalmente praticare la mindfulness ha apportato un elevato beneficio, ho migliorato la mia capacità di ascolto e di qualità nella relazione. Ho acquisito una maggior competenza su ciò che non è concettuale, ne linguistico, ne discorsivo, ampliando così il mio equilibrio tra intuizione e razionalità e diminuendo così un uso rigido dell’aspetto razionale per accogliere potenziali utili insight. Concedermi uno spazio di respiro, mi ha permesso anche di avere una più ampia e lucida analisi della realtà esterna ed una prospettiva più consapevole ed empatica della realtà interiore. Inoltre è migliorata la capacità di mantenere l’attenzione per periodi di tempo più lunghi, rallentando quegli automatisimi mentali spesso proliferativi di pensieri disturbanti. È aumentata la capacità di gestire aspetti emozionali, comportamentali ed interpersonali facendomi acquisire migliori livelli di concentrazione e di risultati migliori in molteplici aspetti della mia vita. Praticando la mindfulness si può accedere ad una riserva di forza interiore, per dirigere l’energia dove necessario…per questo, e molto di più, continuo a respirare…a scoprirmi… ad evolvere… Fonte: *Mindfulness, in ambito psicologico significa essenzialmente “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni. Il concetto di Mindfulness deriva dagli insegnamenti del Buddismo
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