Chi allena lallenatore?

Siamo ancora in piena atmosfera mondiale. Nella mia ignoranza calcistica, ancora fresca di polemiche, commenti e divergenze di opinione sulla fuoriuscita della nostra amata e controversa nazionale di calcio, sulle dimissioni del nostro allenatore , mi sono chiesta: Ma… chi allena l’ allenatore ? L’ allenamento è di vitale importanza e non solo nello sport : l’ allenamento è ciò che ci permette di definire, misurare, sperimentare, potenziare la nostra performance, comprendere e superare i nostri limiti, raggiungere obiettivi personali. A parità di condizioni, la migliore performance conquista il successo. E se non parlassimo di allenatori di una squadra di calcio, ma di allenatori di un team aziendale? Se parlassimo di manager? La domanda si ripropone e si amplia: Chi allena i capi? A fare cosa ? A segnare goal o a fare squadra? Segnare goal, e quindi assicurarsi il risultato di business atteso, sembrava in un passato non troppo lontano la principale competenza da allenare per soddisfare i requisiti del ruolo. Oggi le aziende e i loro manager sono perfettamente consapevoli che senza il supporto del proprio team, i risultati sono difficilmente ottenibili, o possono essere ottenuti solo a breve termine “seminando morti e feriti” pena lo scotto di abbandoni, chiusure, “dimissioni interne” dei propri collaboratori e quindi compromissione dei risultati futuri. Si è consapevoli di cosa c’è bisogno, ma a volte non è chiaro come realizzarlo. I manager oggi sentono il bisogno di sviluppare alte competenze trasversali che integrino le competenze tecniche che hanno quasi sempre permesso loro di ottenere quel ruolo, ma che una volta ottenuto si sono rivelate immediatamente insufficienti soprattutto nell’area del people management. Ancora troppo spesso criticati, valutati, bistrattati, “gossippati”, costantemente giudicati, i nostri manager ricevono spesso ben poco supporto nello sviluppo del ruolo. Le aspettative nei loro confronti sono molto alte e quasi mai bilanciate da training sulle competenze soft, essenziali per affrontare e gestire il loro ruolo con strumenti appropriati e quindi con serenità, soprattutto nel “people management”. Cosa chiedono i manager di poter sviluppare? Quali sono le aree in cui desiderano ampliare le proprie competenze? Principalmente delega, feedback, ascolto attivo e gestione dei conflitti. Queste capacità, una volta acquisite e messe in campo, permettono di sviluppare un clima di maggiore condivisione e collaborazione, di creare relazioni lavorative di fiducia e supporto, di ottimizzare la gestione del tempo, di aprire possibilità di valorizzazione e crescita per i propri collaboratori , di facilitare l’accettazione di situazioni difficili e di muovere energia positiva e propositiva. Prerequisiti? Solo un pizzico di apertura verso nuovi comportamenti e la volontà di investire sul proprio sviluppo a tutto tondo. Allenarsi per credere!
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