Matteo Miceli a Capo Horn

E’ il sesto velista italiano a doppiare Capo Horn in solitario Dopo 120 giorni di navigazione e 20.000 miglia percorse, quando in Italia erano le prime ore del mattino del 16 febbraio, il navigatore solitario Matteo Miceli ha doppiato Capo Horn, il punto più meridionale dell’ America del Sud. Prima di lui, sono riusciti nella stessa impresa, Ambrogio Fogar, Giovanni Soldini, Simone Bianchetti, Pasquale De Gregorio e Alessandro Di Benedetto. Era l’ ultimo dei 3 capi che è necessario doppiare per compiere la circumnavigazione della terra, dopo il Capo di Buona Speranza e Capo Leeuwin che segnano rispettivamente le punte più meridionali dell’ Africa e dell’ Australia. Il meteo gli ha concesso una tregua, e il vento, che nei giorni scorsi ha soffiato a più di 100 km./ora, è diminuito un po’, concedendogli di passare la mitica punta che divide l’oceano Pacifico dall’Atlantico, uno dei punti più pericolosi dei mari. La sua posizione è a 56° di latitudine sud, non lontano dalla zona dove si incontrano gli iceberg. Durante tutta la navigazione è sempre stato assistito da un team di terra composto da meteorologi, esperti di software di comunicazione e tecnici che gli hanno suggerito le migliori strategie di rotta per meglio gestire le burrasche che ha incontrato, e lo hanno supportato nelle riparazioni che ha dovuto effettuare. Le avarie non sono mancate, e una volta si è dovuto addirittura immergere nelle acque gelide per fare una riparazione. A bordo della sua ECO 40 che, non lo dimentichiamo, naviga in totale autonomia energetica, Matteo ha con se una gallina ( l’altra, purtroppo, è deceduta ) che probabilmente a causa del clima è negli ultimi tempi piuttosto avara nella produzione di uova. Ora l’impresa non è certo terminata, anche se la prua della barca verrà rivolta verso nord e inizierà il ritorno verso l’Italia, che sarà anche esso lungo e impegnativo. Ormai il più è fatto. Continuate ad ascoltare i collegamenti satellitari in diretta radiofonica su Rai Radio Due a Caterpillar. FORZA MATTEO!
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