Il coaching, specchio dellanima

Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei (Oracolo Delfi). Conosci te stesso (Γνῶθι σεαυτόν, gnôthi seautón), esortava Socrate. Trova la verità in te, anziché nelle apparenze: un messaggio che oggi, in un mondo dove prevale il culto dell’immagine, risulta potente e coraggioso. Il coaching affonda le sue radici nei grandi filosofi dell’antichità, ponendo al centro della sua attenzione la consapevolezza dell’essere nel suo senso più profondo, richiamando il concetto di committment, dove il cliente è il protagonista pienamente responsabile dei suoi risultati. Inoltre, la sospensione del giudizio, chiave potente che facilita i progressi nel coaching, rispecchia lo scetticismo metodologico cartesiano dell’impossibilità di conoscere alcunché con certezza. Infatti il coach affianca il cliente nel distinguere i fatti dalle opinioni, nel valutare la realtà in termini di fattibilità. Conoscersi significa imparare a valorizzare risorse riconosciute e a dare spazio ai talenti potenziali, ma anche a conoscere i propri limiti, conosci chi sei e non presumere di essere di più. Socrate esortava a non cadere negli eccessi, a non offendere la divinità pretendendo di essere come un dio; colui che possiede la sophrosyne (la saggezza), possiede il dono della moderazione. Tale concetto richiama la dimensione Reality del modello GROW di Sir John Whitmore, la capacità di agire nel rispetto della realizzabilità di un obiettivo. In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei. La profonda conoscenza dell’anima amplia prospettive, apre nuovi scenari, sviluppa la capacità di guardare lontano, oltre i confini degli ostacoli immaginari, delle convinzioni limitanti. I livelli logici proposti da Gregory Beatson prima e da Robert Dilts poi (mission, identità, valori, convinzioni, capacità, comportamenti, ambiente), sono un modello efficace che seguono molti coach per trasformare i sogni in realtà, per esplorare le dimensioni dell’essere e passare a quelle del fare. Cos’è la filosofia, se non lo slancio dell’uomo verso il conoscere? Cos’è un obiettivo, se non lo slancio dell’uomo all’affermazione di ciò che è nel profondo?
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