I capi sono soli. Intervista a Fabrizia Ingenito

Un libro che diventa un coach virtuale che ascolta, segue, stimola, allena, supporta, accompagna. Fabrizia Ingenito, autrice e coach professionista, accompagna e sostiene il percorso di molti manager. Nel suo ultimo libro tocca un tema caldo: quello della “solitudine del capo”, un aspetto che emerge sempre più spesso, ascoltando la voce di chi vive in azienda e condivide le proprie difficoltà. Fabrizia, cosa ti ha portato a scrivere questo libro ? E’ nato tutto una sera, in macchina , mentre tornavo a casa dopo una giornata di lavoro e spontaneamente mi sono trovata a dire ad alta voce : “Certo i capi a volte sono davvero molto soli …”. Da qui è nato un articolo, in seguito al quale moltissime persone, moltissimi manager, mi hanno scritto dicendomi che stavo proprio raccontando la loro storia! Questo mi ha convinto a farne un libro, ragionando su come questo libro secondo me poteva offrire un suo contributo per alleviare la “solitudine del capo” . Dici che il libro è un coach virtuale. Cosa intendi ? Intendo dire che il libro si pone come un coach verso il lettore: instaura un dialogo diretto con lui, guidandolo a creare il proprio percorso di sviluppo e a definirne gli obiettivi. L’intento è quello di seguire un manager per un periodo di 3 mesi: ogni capitolo rappresenta una settimana, per un totale di 12 capitoli. In ogni settimana, inoltre, vengono offerti stimoli che il lettore può cogliere e strumenti di approfondimenti che il lettore può allenare. Come puoi offrire strumenti pertinenti se non conosci gli obiettivi che il lettore deciderà di conseguire? In realtà nel patto inziale stabilito con il lettore si propone di lavorare in un ambito circoscritto: quello delle competenze comunicativo-relazionali. In questo modo, indipendentemente dall’obiettivo che il lettore stabilirà in questa area, il perimetro definito mi permette di proporre alcuni strumenti di allenamento specifici. Il lettore sperimenterà e sceglierà quelli migliori per lui, quelli più corrispondenti al suo stile e alle sue esigenze. Come mai la scelta di questa area? E’ proprio questa l’area dove coloro che sono responsabili di un gruppo di persone fanno più fatica. E’ qui che si sentono, e sono, maggiormente soli. Uomini e donne di grandissimo talento tecnico e manageriale, formati e molto preparati nel loro specifico ambito, non hanno spesso ricevuto altrettanta formazione nell’area del people management e si trovano ad affrontare difficoltà comunicative e relazionali proprie e dei loro collaboratori. Offrire feedback di miglioramento ai loro collaboratori, utilizzare modalità comunicative assertive, gestire conflitti interni sono solo alcune delle situazioni che mettono a dura prova i nostri manager. Questo provoca un impatto non indifferente sulle relazioni, sul clima e spesso sul business. E se qualcuno durante il percorso dovesse avere un momento di impasse, come può rivolgersi a un coach virtuale che non può rispondere? Ho creato un indirizzo di posta elettronica dedicato icapisonosoli@gmail.com al quale il lettore può scrivere, ricevere risposte ed entrare in diretto con me se e quando lo desidera. In questo modo posso intervenire a supporto laddove ce ne sia bisogno. E’ un concetto di libro del tutto nuovo… Assolutamente. Mi piace sperimentare cose nuove, immaginando ulteriori forme e dimensioni per offrire il mio contributo professionale. Nell’ultimo capitolo chiedo a chi sperimenterà questa modalità di contatto con il coaching di restituirmi un feedback sull’esperienza. Questo mi permetterà di valutare l’effettivo guadagno ricevuto dai lettori e mi aiuterà a cominciare a lavorare su progetti futuri di supporto, orientandoli in base ai loro commenti.
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