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Crederci si può

Walt Disney diceva, “Se puoi sognarlo puoi farlo”. Uno straordinario e autorevole invito che lui per primo ha tradotto in realtà. Ha realizzato il suo Sogno, i giornali in prima pagina riportavano la notizia: “Mickey Mouse speak!(Mickey Mouse parla!)”. Correva l’anno 1928, l’industria del cinema aveva appena scoperto il sonoro, e lui era finalmente riuscito a far inserire un piccolo spezzone animato alla fine di un film. Questa è la parte brillante, patinata, di successo della storia. Ma quanti rifiuti, difficoltà, e detrattori lungo il suo cammino…Tutti inevitabilmente affrontati e sconfitti! Come ha fatto? Aveva poteri prodigiosi forse? No, aveva la “Forza di un sogno” dalla sua. Le complicazioni avevano un effetto leva su di lui e i suoi fedelissimi. La risposta ad ogni ostacolo è sempre stata precisa ed univoca. Hanno puntualmente e volontariamentescelto(altra parola magica) di darsi da fare, lavorando con il preciso intento di sfondare! E hanno avuto ragione, hanno avuto la meglio. L’imbattibilità del Sogno ha trionfato su tutto e tutti. Quand’è che invece si perde la bussola? Quella netta sensazione di procedere a tentoni, girando e rigirando su se stessi? Cosa accade quando ci sentiamo demotivati? E come invece vogliamo sentirci? Il perdere la bussola, procedendo a tentoni con una motivazione spesso sconosciuta o latitante, può essere sintomo e sinonimo di un Sogno-progetto finale assente, o non perfettamente riempito di quegli spazi di passione, sentimento, valori e motivazione, più volontà agogò, che invece sono decisamente necessari. Sallustio sosteneva che “Ciascuno è artefice della propria sorte”, un’affermazione potente, specifica e concreta. Noi siamo i padroni del nostro destino, pertanto niente e nessuno potrà mai distoglierci da noi stessi, da quello che siamo e vogliamo, se non per nostra stessa volontà: alle volte dovuta a quella vena di superficialità cui troppi si lasciano andare, ma anche alla paura di impegnarsi troppo, che spinge a delegare qualcuno, o qualcos’altro (es. il lavoro), a dirigere, decidere e dettare i tempi, della nostra vita, desideri e bisogni. È impegnativo vivere fino in fondo il Sogno, seppur magnifico. Viene messa alla prova la resistenza e la facoltà di mantenere fede ai desideri, la costanza, l’autodisciplina, e la focalizzazione nel procedere fino a renderloreale. Pretendere di arrivare all’agognata meta, senza un’idea chiara, minuziosa e precisa di quale sia, è come pretendere di essere portati a destinazione da un taxi, senza aver prima comunicato l’indirizzo. Equivale a dire: “Vada pure, grazie!”, mentre il tassista ci fissa in attesa di indicazioni…con l’infantile presunzione che sia lui (e quindi qualcun altro diverso da noi), a sapere esattamente dove portarci, dove vogliamo andare. Ecco, questo atteggiamento non è esattamente quello più consono al raggiungimento di Obiettivi-Risultati-Sogni. Confusi e distolti dal quotidiano vivere, che tanto ci piace, esigiamo di “ottenere tanto con il minimo-sforzo”, salvo poi essere nel tempo assaliti da un senso di frustrazione intangibile, che ci lascia scontenti e incapaci di imputarla veramente a qualcosa. Sognare, immaginare e realizzare ’vivendolo’, sono strettamente e magicamente correlati. Senza il Sogno non si possono immaginarne i particolari, e non ci si muove affinché si realizzi. Per sopperire alla mancanza della chiarezza di intenti, si inserisce il pilota automatico, fingendo spesso di seguire una rotta motivata e carica di aspettative, per poi, ad un certo punto, ritrovarsi a chiedersi: “Ma dove sto andando, che sto facendo, è questo che voglio veramente per me, è questa la mia vita?”. Crederci si può, ma non ci sono formule valide per tutti. Ognuno cerca e trova la sua. È un abito su misura, costruito con la forza delle convinzioni, dell’energia, passione ed entusiasmo. Il Coach in questa fase è come un sarto speciale, che pazientemente ascolta, prende le misure, mette alla prova, stimola e aiuta il cliente nella focalizzazione di quello che è ilsuorealeepersonalissimo desiderio. Favorendo e facilitando, al contempo, anche la percezione di eventuali ostacoli -reali o percepiti- lungo il cammino, perché il tutto risulti il più agevole e spedito possibile. L’abito però lo immaginerà e realizzerà il cliente stesso, supportato dal Coach, e sarà confortevole e adatto ‘per l’occasione’. La volontà e l’impegno, il coraggio e la tenacia, la determinazione e la fermezza, uniti alla chiarezza nell’avanzare, faranno il resto. Credercisempre e comunque; al di là di ogni possibile e ragionevole dubbio, blocco interno, convinzione limitante, scarsa autostima, o impedimento esterno che sia, è poi l’ingrediente “maximo”. Credeteci e si realizzerà.

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