Bozzoli o farfalle?

Ci sono fasi della vita nelle quali ci sentiamo leggeri, ci sembra di poter volare in alto e da lassù tutto è più chiaro, vediamo da una prospettiva che ci permette di valutare aspetti e situazioni anche a distanza. In altri momenti della vita ci rinchiudiamo in noi, protetti da mura che noi stessi costruiamo. Sono periodi nei quali si ha bisogno di riprendere fiato, l’isolamento sembra proteggerci da possibili ostacoli o pericoli che percepiamo all’esterno. Sembra quasi confortevole questa situazione. Si ricorre a prassi abituali, ad automatismi rassicuranti che ci facilitano la vita, ci fanno risparmiare tempo ed energia. Tutto bene finché le abitudini mentali da comode, avvolgenti morbide coperte si trasformano in legacci che ci imbrigliano, impedendoci i movimenti. È questo il punto nel quale il bruco si trasforma in crisalide e tenta di uscire di nuovo allo scoperto. Sente che è ora di cambiare, ma le pareti del bozzolo sono ancora spesse, è faticoso crearsi un varco. E anche quando si è fuori, le ali sono ancora deboli, appesantite. Si osservano le altre farfalle che volano in alto e ci si può scoraggiare o cadere nella trappola dell’invidia, piuttosto che dell’emulazione. Che fare? Rientrare nello stretto bozzolo o tentare di spiccare il volo? Non é detto che si debba essere sempre in movimento, l’importante è verificare quando è il momento di cambiare. Questo è un aspetto che nel nostro lavoro di Coach teniamo molto in considerazione. Il rispetto per il nostro cliente è assoluto. Spesso riconosciamo le potenzialità di una persona, la possiamo sollecitare a prenderne consapevolezza, ma non possiamo spingere noi sull’acceleratore. Dobbiamo assecondare il suo processo evolutivo, il suo progredire in una dimensione ecologica, secondo la sua natura e volontà. Ci sono desideri, seppure teorici o fantasiosi, di cambiare? Sogni ad occhi aperti, possibili nuove opportunità e sfide da affrontare? Se tutto ciò non é mai venuto in mente, forse non é il caso di modificare ciò che si è conquistato e consolidato. Ma se qualcosa dentro ogni tanto si fa sentire e spinge per essere soddisfatto in altro modo, allora vuol dire che ci sono potenzialità inespresse che vogliono realizzarsi. E vale certamente la pena di esplorarle, combattendo le resistenze al cambiamento, quei pensieri negativi, ricorrenti che vengono in mente e che sono la causa di molte rinunce. Sono pensieri killer, che uccidono entusiasmi e voglia di sperimentarsi. Come dice un antico detto Zen, ciò che per il bruco è la fine del mondo, per la farfalla è l’inizio di una nuova vita.
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