Risorse, bene inesauribile

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la prima agenzia specializzata a far parte del sistema delle Nazioni Unite, dal 1946, ha come mission quella di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani a livello internazionale, in particolare in materia di occupazione. Il rapporto World of Work 2010 dell’ILO, basato su un campione di 150 paesi, prevede per il 2015 un ripristino dei livelli di occupazione precedenti alla crisi, che in termini numerici si attesta a circa 22,7 milioni di posti di lavoro. Il rapporto evidenzia tre aspetti critici riconducibili al panorama italiano ed europeo: 1) la ripresa economica è troppo fragile e contraddittoria; 2) Le piccole e medie imprese hanno ancora molte difficoltà ad ottenere crediti; 3) Le persone disoccupate di lungo periodo tendono a demoralizzarsi e a perdere capacità lavorative. In merito al terzo aspetto i dati vanno approfonditi per coglierne più chiavi di lettura. In qualsiasi situazione, il patrimonio di competenze e capacità è qualcosa di acquisito, che fa parte del nostro bagaglio personale, ed è un patrimonio non soggetto a deperimento; ciò che può venire meno nei momenti di crisi è la consapevolezza di tale patrimonio. La pratica del Coaching è profondamente orientata al richiamo delle risorse che noi possediamo, alla valutazione delle stesse e anche al loro miglioramento. Il ternime “crisi” deriva dal grecokrisis, derivante dal verbokrinoovveroseparo, e sta ad indicare letteralmente il momento che separa una maniera di essere, o una serie di fenomeni, da un’altra differente; e nel cambiamento, spesso, sono insite notevoli occasioni di miglioramento e di evoluzione. In tal senso, ad esempio, alcuni programmi di outplacement coaching oriented, potrebbero essere un ottimo supporto per una nuova chiave di lettura del contesto di crisi, come spunto innovativo per un bilancio di competenze e per riprogettare il proprio futuro.
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