Paura della carriera: la solitudine del manager

Le persone che fanno carriera tendono a sentire la solitudine, la lontananza dalla base e da quanto hanno fatto negli anni precedenti.
Approfondimento del video pubblicato su JOB24, canale lavoro del Sole24ore.com
L’occasione era molto allettante. Il grande capo aveva convocato Gianni per ventilare la possibilità di candidarlo a un posto di grande responsabilità. Avrebbe fatto un salto notevole di livello, di responsabilità e sarebbero aumentate anche le persone da coordinare. Avrebbe avuto anche un congruo riconoscimento economico.
La notizia, invece di riempirlo di soddisfazione e gioia, l’ha gettato nello sconforto.
il suo primo pensiero è stato quello del suo analista, quando nelle sedute di analisi era emerso il suo conflitto con il padre, da bambino. Era convinto di temere il confronto con l’Amministratore delegato della società, che il nuovo ruolo avrebbe richiesto. “Ho paura dell’autorità”, mi diceva.
Ma ragionando insieme è emerso una altro aspetto, che mano a mano prendeva sempre più il sopravvento. Il problema non era la paura delle figure “autoritarie”, il punto era che si divertiva a fare quello che faceva, era spesso in prima linea a lavorare con i suoi collaboratori e aveva timore di perdere il contatto con la parte operativa del lavoro che amava molto.
Questo aspetto è molto frequente. Le persone che fanno carriera tendono a sentire la solitudine, la lontananza dalla base e da quanto hanno fatto negli anni precedenti.
La questione è che cambia effettivamente il tipo di attività, ma aumenta lo spazio per la condivisione, per il coordinamento, per la promozione delle persone, che passa dalla capacità di instaurare relazioni di fiducia e delega.
Gianni ha risolto il suo caso frequentando un corso per sviluppare le nuove competenze richieste, per riuscire a delegare e far crescere i collaboratori e con l’aiuto di un coach ha messe in pratica le nuove risorse.
Oggi si diverte con un altro livello operativo.
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