Intervista ad Alberto Simone: Emotional Tapping

Alberto Simone, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in diverse tecniche e discipline terapeutiche è anche un artista, autore, sceneggiatore e regista, che spazia tra cinema, e televisione, dal teatro alla musica, dai documentari alla pubblicità. Ma più di ogni altra cosa, Alberto è uno spirito libero, un viaggiatore dell’anima, una guida terapeutica e spirituale che offre, anche attraverso le pubblicazioni dei suoi blog, a migliaia di persone, i benefici delle sue competenze. Alberto, hai studiato e iniziato a praticare il Tapping in America, dove risiedi per la gran parte dell’anno. Vuoi spiegare ai lettori di Coaching Time, cos’èEmotional Tappinge di che cosa si tratta? L’EFT (Emotional Freedom Technic), meglio conosciuta come “Tapping” (dall’inglese “to tap” tamburellare), è una tecnica di auto-aiuto e trasformazione personale che unisce antichissimi principi energetici derivati dall’agopuntura cinese alle più recenti conoscenze acquisite dalla moderna psicologia e dalle scienze neurolinguistiche. Come funziona? Si tratta di un semplice processo di autostimolazione, attraverso semplici tamburellamenti, di alcuni punti della mano, della testa e del corpo, corrispondenti a precisi meridiani energetici ben conosciuti e descritti dalla medicina cinese. I tamburellamenti, uniti ad affermazioni, racconti, ricordi (neurolinguistica), consentono l’immediata dissoluzione di ostacoli e convinzioni negative ed autolimitanti di natura emotiva ed inconscia e il cambiamento di “pattern” mentali ripetuti all’infinito che mettiamo in atto nella nostra vita spesso senza neanche rendercene conto. Si tratta spesso di pensieri, convinzioni, credenze acquisite in modo involontario, che tuttavia agiscono subdolamente e che finiscono per limitare, a volte gravemente, la qualità della propria vita e la piena realizzazione di se stessi. In quali ambiti si applica? Contrariamente ad altre forme terapeutiche, il Tapping non attiene alla sola psicologia e ad ambiti prettamente clinici, ma si applica a una vastissima quantità di problematiche e tematiche esistenziali, sia che queste riguardino il lavoro, la salute, le relazioni interpersonali, la sfera affettiva e perfino il proprio aspetto fisico. Per questo è da considerarsi come uno strumento utilissimo per chiunque si occupi del miglioramento della vita degli altri, indipendentemente dalla disciplina con cui si esprime. Non ha alcuna controindicazione e, una volta appreso, può essere praticato autonomamente in qualunque luogo e in qualsiasi momento, con innegabili benefici. Su che cosa agisce in particolare il Tapping? E’ una tecnica di auto guarigione che opera positivamente proprio sulle emozioni, soprattutto quelle che non si riconoscono e che determinano il percorso di una vita senza che se ne abbia alcun controllo possibile. C’è una notevole vastità di campi applicativi di questa tecnica e ci sono milioni di persone in tutto il mondo che ne testimoniano sorprendenti risultati e benefici. Ho sperimentato direttamente questo semplice tamburellare e cogliere una trasformazione positiva e immediata, a dispetto di qualsiasi conoscenza teorica e pratica, mi ha inizialmente disorientato. Come sei arrivato a praticare l’Emotional Tapping? Nel corso della mia, vita accanto al mio lavoro artistico di scrittore e regista, non ho mai smesso di studiare la natura umana da molti e diversi punti di vista, coniugando la mia formazione di psicologo e psicoterapeuta con le molte altre specializzazioni acquisite nel corso degli anni. Il mio personalissimo percorso di conoscenza ha presto travalicato la psicologia, l’antropologia e la filosofia e si è esteso con grande naturalezza agli ambiti della ricerca spirituale. Grandi insegnanti viventi e del passato mi hanno permesso di acquisire tecniche di guarigione e crescita personale derivate da pratiche potenti, spesso provenienti da oriente, che uniscono conoscenza scientifica e saggezza profonda. Negli Stati Uniti sono entrato in contatto con il Tapping, grazie a Nick Ortner. Confesso che è stato frustrante, dopo quasi trent’anni di studio e ricerca, scoprire che con dei semplici “tamburellamenti” si possano dissolvere, in un tempo brevissimo, perfino traumi legati ad eventi ed esperienze negative del passato che neppure anni di terapia avevano potuto scalfire. Non senza difficoltà ho chiesto con gentilezza al mio ego di farsi da parte per un momento per approfondire l’argomento. Ho iniziato subito a praticare e sperimentare, come sempre prima su me stesso, poi sulle persone vicine e infine su chi, ascoltandomi parlare con tanto entusiasmo, mi ha chiesto di poter provare. Ogni volta mi è sembrato di assistere a una magia o un gioco di prestigio. Ma non ho potuto negare l’efficacia e l’immediatezza della risoluzione dei problemi più disparati che avveniva proprio sotto i miei occhi grazie a questo processo di autoguarigione. Perché credi che sia utile? Credo che tra le tante cose che hanno fatto parte della mia formazione personale e del mio percorso di ricerca, la conoscenza più importante di questi ultimi anni è stata sicuramente la consapevolezza che noi viviamo in un corpo fisico e materiale, governato da precise regole biologiche ed influenzato costantemente dalle nostra esperienza del mondo e con questo bisogna fare i conti perché se non funzioniamo a livello biologico, e le emozioni hanno anch’esse una precisa fisiologia, difficilmente possiamo funzionare su altri piani. Il mondo in cui viviamo si è modificato notevolmente negli ultimi decenni, costringendo il nostro organismo, dopo miliardi di anni in cui nulla è cambiato, a risposte psicofisiche del tutto nuove e alle quali non siamo ancora sufficientemente preparati. Viviamo immersi in condizioni di vita sempre più stressanti, dobbiamo rispondere rapidissimamente e processare migliaia di stimoli al minuto, interagire con macchine che “pensano” molto più velocemente di noi, fare un lavoro che spesso non ci corrisponde. In pochi decenni abbiamo modificato la qualità dell’aria, del cibo e le modalità in cui ci siamo alimentati per miliardi di anni. Stiamo modificando il clima e perfino le nostre relazioni umane sono ben diverse da quelle dei nostri nonni. La nostra risposta biologica ed emozionale alle nostre istanze interiori, all’ambiente e alle relazioni con gli altri, assumerà un’importanza sempre più determinante nel condizionare la qualità della nostra vita. Non sappiamo ancora se se tutto questo potrà avere una influenza positiva sulla nostra evoluzione come specie e genere umano o viceversa portare alla nostra uscita di scena come è successo a tantissime altre specie ormai estinte. La nostalgia dei bei tempi andati o l’ideale di una vita completamente naturale non ci aiuteranno. Dobbiamo utilizzare la più potente delle nostre qualità che è la nostra straordinaria capacità di adattamento a nuove condizioni di vita. Ma anche individuare soluzioni creative come risposta a problematiche del tutto nuove. Per questo che abbiamo bisogno di nuove conoscenze che ci aiutino ad avere una visione più chiara della realtà esterna e soprattutto di quella interiore, consentendoci di fare scelte sane e più funzionali alla nostra vera natura. Sono certo che il Tapping sia una di queste. In che modo pensi di condividere le tue conoscenze? Sto programmando una serie di workshop. Sento come un dovere condividere questa conoscenza con quante più persone possibili e offrire anche ad altri l’opportunità di sperimentarla su se stessi, verificarne in prima persona gli stessi benefici che oggi milioni di persone in tutto il mondo stanno cominciando a sperimentare. Sono certo che il Tapping stia già portando nella vita di milioni di esseri umani un grande sollievo dallo stress e dall’ansia che accompagna inevitabilmente le nostre vite in questi tempi caotici e confusi e sarà di grande aiuto nella realizzazione di tutto ciò le persone si propongono di raggiungere in questa vita. I prossimi appuntamenti? Il 21 settembre a Roma. E all’inizio di ottobre a Fiuggi. Comunicheremo anche ai lettori di Coaching Time il luogo, orari e modalità di partecipazione.|||