Il Coach alle prese con il suo Inner Game

Timothy W. Gallwey relatore alla XIII Conferenza Nazionale di ICF Italia 2016. Possiamo affermare che tutti i coach al mondo abbiano letto almeno uno dei suoi libri. Timothy W. Gallwey è considerato il pioniere del Coaching moderno. I suoi libri hanno gettato le basi per una nuova metodologia – The Inner Game (Il Gioco Interiore) – che ha dato origine al Coaching e allo sviluppo delle potenzialità umane e dell’eccellenza professionale in molti ambiti di applicazione. Il suo libro dal titolo ‘The Inner Game of Tennis’ ha superato il milione di copie vendute in tutto il mondo. Altri suoi libri: The Inner Game of Golf, The Inner game of Music (con Barry Green), Inner Skiing e The Inner Game of Work. Da oltre quarant’anni il suo rivoluzionario metodo di allenamento continua ad essere applicato con successo da campioni ed allenatori dello sport, oltre che da managers, educatori, formatori e medici. “Stiamo sempre giocando il nostro gioco interiore nella nostra mente, a prescindere dal gioco esteriore. Il modo in cui giochiamo questo gioco interiore spesso determina la differenza tra il nostro successo o insuccesso.” Timothy Gallwey A quale gioco stiamo giocando? Come possiamo trovare l’equilibrio tra gioco interiore e gioco esteriore al fine di vivere in armonia e raggiungere obiettivi ? Nella sede del Coni il 9 aprile, Gallwey stimolerà i partecipanti a ragionare su queste domande a cui tutti vorrebbero dare risposte certe. Mentre tutti i giochi esteriori sono diversi, gli ostacoli da superare nel gioco interiore, quello che quotidianamente mettiamo in atto con noi stessi, di solito sono gli stessi. Non è necessario essere un esperto in un determinato gioco esteriore per applicare i principi dell’ Inner Game con successo. Concentrare tutta l’attenzione sulle variabili del gioco esteriore e trascurare il nostro gioco interiore, tutte le abilità e le discipline che abbiamo come patrimonio personale, è come cercare di camminare con una gamba molto lunga e una molto corta. Occorre essere coscienti di entrambi. Ci vuole la volontà di essere consapevoli senza troppo controllo. La questione sta nello scoprire le proprie capacità mentre si sta giocando e di non dimenticare di imparare e godere mentre si ‘gioca’. Senza consapevolezza, non si può essere responsabili e non si può imparare, eseguire o godere. Senza vera responsabilità di sé e degli altri, non è possibile trovare il vero rispetto di sé, né contribuire efficacemente alla tua squadra, alla tua organizzazione o nel mondo. La XIII Conferenza Nazionale di ICF Italia: “Integrazione come leva generativa del Coaching”, si svolgerà a Roma presso il Coni l’8 e il 9 aprile 2016.
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