Dal mestiere all’arte di vivere

Osserviamo serenamenteil contesto come se fosse un racconto di altri, e poniamo mano alla nostra cassetta che è li, e attende di essere aperta. L’attuale situazione ci spinge verso cambiamenti continui, riallineamenti, delusioni, ma anche colpi di scena inattesi. Quasi nessuno di noi, nell’ambiente di lavoro ed in quello personale, può fare affidamento su certezze o abitudini da mantenere. E, in particolare per la nostra generazione più adulta, questo può rappresentare una difficoltà o generare un senso di confusione mentale. Ma anche per i più giovani può non essere semplice imparare da subito a destreggiarsi tra tanti movimenti tellurici.. Ma nessuna paura, basta tenersi accanto la nostra personalissima cassetta degli attrezzi! Perché è di questo che ogni essere umano è dotato, abbiamo tanti strumenti preziosi ed utili, accumulati nel trascorrere di quel meraviglioso regalo della vita che è il tempo. Ogni esperienza vissuta, nel suo passaggio, ci ha lasciato in dote uno strumento che è rappresentato dalla risorsa interiore che in quell’occasione usammo e che ci permise di risolvere, procedere, quindi evolverci. Ebbene, quello strumento resta lì, non ce lo porta via nessuno. E nei momenti di smarrimento, incertezza, è utile andare con il pensiero alle esperienze trascorse, e chiedersi se ci fu un’occasione analoga e quali risorse utilizzammo. Valutando di ripetere in caso positivo, o di pensare a nuovi percorsi se non vi fu l’esito atteso. Ma quale che sia poi la scelta attuale, fare riferimento alle forze che già incontrammo è molto utile e velocizza i processi decisionali. E questo processo può essere fertilizzato dalla creatività, da una spinta di tipo artistico. Ed anche in questo approccio, come in tutte le arti, è necessario fare pratica, solo questo, e quici viene incontro la vita, sempre generosa di esperienze da cogliere. Ogni esperienza che ci pone in apparente difficoltà, è in realtà un momento di verifica dove possiamo far confluire il buono del nostro trascorso arricchendolo con ciò che oggi siamo diventati, dando vita ad un ciclo che genera nuovi punti di vista. A volte nemmeno ci rendiamo conto di quanto siamo bravi, e di tutta la creatività che immettiamo nel risolvere, individuare, accettare, modellarequello che la vita ci pone davanti.. Se ci dovesse attraversare un senso di dubbio, di impossibilità a procedere, fermiamoci un momento. Osserviamo serenamenteil contesto come se fosse un racconto di altri, e poniamo mano alla nostra cassetta che è li, e attende di essere aperta. Apriamola, e cerchiamo lì dentro con dita leggere e sguardo consapevole. Scopriremo noi tutti,nessuno escluso, di essere ricchi di strumenti atti a fare cose meravigliose, creative, che non solo ci porteranno dritti ai nostri nuovi obiettivi ma lo faremo potendo dire a noi stessi che la nostra più grande risorsa siamo noi. Sentiamociforti e centrati rispetto alla vita, perché non c’è nulla che possa coglierci impreparati. In ogni nuovo contesto a cui siamo chiamati, ci sarà spesso un’analogia, un aspetto, un richiamo a qualcosa che abbiamo già sperimentato a cui fare riferimento e, partendo da quel punto, creare nuove scelte unendo forze già sperimentate, a nuove energie. Si darà così luogo a nuove competenze attuali, ben centrate nel qui ed ora, dove convoglieranno tutte le nostre risorse migliori. In un fantastico innesto generativo perenne. E tutto ciò che è generativo, per sua natura diviene arte. Arte di vivere che trasforma ineternità il sapere.
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