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Cosa vedete?

Le mappe cognitive, emotive, percettive ci guidano, ci indicano, ci accompagnano e ci limitano? Una immagine sdoganata si potrebbe pensare! Certo, un’immagine che però puo’ riservare ancora sorprese. Non tutti la conoscono fortunatamente (da oggi un po’ di più). Esibita in un’aula di docenti di scuola media superiore. “Una donna, carina, col collarino e una piuma tra i capelli…” “Età? Più o meno, che età potrebbe avere?” “Mah, diciamo intorno ai 30! Mi sembra una ballerina, una ballerina del Moulin Rouge…” “Non sono proprio d’accordo!” “Ah sentiamo…Su cosa non sei d’accordo?” “Non sono d’accordo che sia una giovane donna, a me pare andata negli anni, rinsecchita con una cuffia in testa, direi una befana!”, “Una befana. E che età potrebbe avere?” “Mah direi una settantina, ma forse anche una ottantina. Una vecchina sdentata, altro che ballerina!” Un allegro vociare, “Ma che dici? Ma quale vecchia? Ma quale giovane?…” “E se vi dicessi che avete ragione tutti e due? Cosa direste?” Silenzio, ma dura poco. “Guardate ancora l’immagine, guardatela attentamente…” “Io ancora non la vedo, non riesco proprio a vederla…” “Chi le vede entrambe? Vuoi aiutare X… a vederle, vuoi descrivergliele?” “Sì, ora le vedo…le vedo! INCREDIBILE!” E’ l’incredibile sta proprio nel vederle entrambe e, successivamente, quasi contemporaneamente! L’occhio umano è normalmente in grado di separare la figura dallo sfondo, eliminando possibili disturbi. Le figure ambigue (come questa esibita) mettono in evidenza come a volte il processo possa essere difficile. E’ più semplice percepire soltanto una delle due immagini. Inserire la figura del profilo è stato un modo per introdurre l’esistenza di mappe cognitive, emotive, percettive che ci guidano, che ci indicano, che ci accompagnano e dalle quali non vorremo mai staccarci. Una mappa unica, che se da un lato ci facilita, ci aiuta a economizzare sui tempi , sulle cose da fare e le decisioni da prendere, dall’altra potrebbe consolidare una zona di comfort, trasformandola a volte in un muro protettivo che ci impedisce di vedere altro. “Che cosa ha significato poterle vedere tutte e due?” Le risposte sono andate nella direzione di ampliare, aumentare, sapere di più… Difendere il proprio punto di vista ad oltranza avrebbe significato perdere un’altra porzione! La figura è servita pure ad introdurre elementi del processo di comunicazione: spiegare ad un altro qualcosa che non vede, e a volte in modo risolutivo, è un fantastico allenamento comunicativo e di verifica delle cose che diciamo e di come le diciamo! Ottenere la comprensione significa che siamo stati bravi a scegliere le parole, a gestire le pause, a comprendere i tempi della comunicazione … diventiamo esperti senza avere però la consapevolezza di quale sia stato il cammino che l’abbia reso possibile!

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