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Intervista a Riccardo Barbuti. Volere è volare

Determinazione, progetti chiari e uno schema: “spara, mira correggi” Riccardo, ha 47 anni, spostato, laureato in Scienze politiche, parla discretamente quattro lingue e per 17 anni ha lavorato nel mercato finanziario (curando anche il blog Mercati&Materie). Ora ha deciso di trasferirsi a Tenerife e lanciare un nuovo progetto MoveToTenerife.com. Negli anni si è anche formato con coach a livello internazionale ed italiano (Belotti, Passalacqua, Carboni, l’autrice di questa intervista, ecc.) Riccardo, hai fatto una scelta radicale, decidendo di trasferire la tua vita in un altro Stato, lasciando Roma per Tenerife. Qual’è stato il pensiero scatenante che ha attivato i passi successivi? E da quale emozione era accompagnato? Forse il pensiero e la causa scatenante è stata un’analisi trovata su you tube di Montanelli che diceva testualmente “nessun futuro per l’Italia e grande futuro per gli italiani.” Le emozioni sono state molteplici. Quella più motivante era un “lontano da”, allontanarmi il più velocemente possibile da un Paese in grande difficoltà come l’Italia attuale. Quanto tempo è trascorso dal pensiero scatenante alla realizzazione? Circa 15 mesi, ho svolto molte pratiche burocratiche per chiudere le posizioni italiane, vendere la casa e studiare le possibili destinazioni. Prima Malta e poi Tenerife mia meta scelta dopo un sopralluogo estivo. Quali sono stati gli step determinanti che ti hanno condotto dall’intenzione iniziale, al momento in cui hai disfatto le valige al caldo di Tenerife? Prima di decidere definitivamente ho fatto un ultimo tentativo italiano, lavorando per una società del mercato libero dell’energia. Vedendo il burocratismo, la scarsa redditività del lavoro ho quindi prenotato il biglietto. Ho preso poi primi contatti in loco, ed ho preparato le valige. Poi arrivato a Tenerife mi sono subito attivato per mettere in pratica il progetto Move to Tenerife e trovare un’entrata per la sussistenza di breve termine. Cosa significa per te rimetterti completamente in gioco? Sentirmi vivo, mettere in pratica le mie esperienze e le mie competenze, “furbo troppo tardi, vecchio troppo presto”, creare un futuro per me e per la mia famiglia, sotto il sole ed in un ambiente internazionale. Quali delle tue risorse sono state le vere alleate in questa avventura? La mia esperienza di vendita, la mia formazione in PNL, la conoscenza delle lingue, la mia capacità di lavorare con gli stranieri e con gli anziani e la mia indomita voglia di fare e di conoscere. Quali eventuali resistenze o paure hai superato? Personalmente all’inizio nessuna, non avendo mai svolto lavori da dipendente, sono motivato, flessibile ed ormai maturo. Le difficoltà sono nate avendo lasciato la famiglia in Italia. Scelta buona su di un piano operativo (sto lavorando da testa di ponte) meno valida per le dinamiche familiari che si sono sviluppate dopo. Penso che comunque spostare una intera famiglia da subito possa creare ancora più difficoltà e stress. In questa esperienza, quale è stato il tuo più importante apprendimento? Volere è volare, con la Intervista a Riccardo Barbuti. Volere è volare Quale altra domanda ti faresti? E’ una bella domanda, forse potrebbe essere: Come mai Riccardo non ti sei deciso prima?”

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